Progetti

 

Nella nostra attività non ci limitiamo solo a documentare ma cerchiamo di fare qualcosa di utile per la natura italiana. Poiché il lavoro sul campo ci impegna per moltissime ore ogni anno, collaboriamo con università ed enti di ricerca per il monitoraggio di specie sensibili e la raccolta di dati scientifici; abbiamo all'attivo anche numerose pubblicazioni scientifiche e giornalistiche sulle principali testate italiane ed internazionali.

A partire dal 2014 abbiamo dato vita ad un progetto per la conservazione del Barbagianni e altre specie di rapaci notturni  di cui troverete maggiori dettagli in questa pagina.

 

Progetto Barbagianni

 

Il Barbagianni (Tyto alba) è un rapace notturno un tempo molto comune soprattutto negli ambienti di pianura e zone agricole ma negli ultimi decenni si è osservato un enorme calo numerico delle sue popolazioni soprattutto nel Nord Italia, in particolare in tutta la Pianura Padana. Il trend negativo che sta colpendo le popolazioni di Barbagianni purtroppo è esteso anche a livello internazionale; in Inghilterra per esempio il Barbagianni da specie comunissima si sta rarefacendo notevolmente in molte zone di campagna e per questo le principali organizzazioni per la protezione degli animali inglesi hanno organizzato progetti e raccolte fondi per la conservazione di questa specie.

Il Barbagianni tipicamente si riproduce in anfratti che trova nei vecchi edifici, casolari e stalle; per questo motivo in inglese il suo nome è "Barn Owl" cioè letteralmente "Gufo delle stalle". In molti ambienti il Barbagianni convive con il Gufo comune (Asio otus) con cui condivide la stessa nicchia trofica, entrambi infatti sono specializzati nella caccia ai piccoli roditori (topi, arvicole, toporagni etc.) ma il Gufo comune nidifica sfruttando vecchi nidi di Corvidi (come Gazze o Cornacchie). Abbiamo monitorato la popolazione di barbagianni in un'ampia area compresa tra le province di Bologna Ferrara e Ravenna negli ultimi 10 anni e abbiamo notato un enorme calo del numero di Barbagianni ma non lo stesso trend nel Gufo comune, pensiamo dunque che il principale problema che sta affliggendo la popolazione di Barbagianni nella Pianura Padana sia quello dei siti di nidificazione e non tanto l'uso di pesticidi e altri veleni in agricoltura: la modernizzazione agricola e la ristrutturazione di vecchi edifici e casolari ha infatti drasticamente ridotto le nicchie disponibili per la nidificazione; per questo motivo abbiamo deciso di intraprendere un progetto di conservazione del Barbagianni installando cassette nido artificiali negli habitat più idonei.

Il progetto ha avuto inizio nel 2013 e continuerà fino al 2015 per raggiungere l'obiettivo finale di 50 cassette di nidificazione per Barbagianni tra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna principalmente. Presto pubblicheremo maggiori dettagli sui nidi artificiali che stiamo provvedendo ad installare e anche i primi risultati ottenuti.

 

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